top of page

Lottizzazione Parola Data

Limena (PD)

Vendita

Il lotto n. 6 (ex 6.2 + 6.3) occupa la parte centrale della lottizzazione e gode di una privilegiata relazione funzionale visiva con lo spazio aperto, attore principale, del Quartiere dell’Olmo. Il progetto residenziale persegue due obiettivi principali: concentrare il costruito evitando sprechi di cubatura e definire un luogo di forte aggettivazione, declinando i caratteri morfologici dell’identità urbana. Gli aspetti che spesso connotano gli interventi residenziali di espansione nelle periferie sono il carattere monofunzionale della lottizzazione (dormitori) e la totale assenza di vicinato, che producono nel tempo, l’impoverimento della “qualità contestuale” e la riduzione del “patrimonio relazionale. Parola Data presenta una sensibile attenzione al progetto dello spazio aperto, per quanto, l’edificato in corso di costruzione, denunci il consueto atteggiamento di dialogare esclusivamente col singolo lotto, benché il nuovo insediamento, negli intenti dei progettisti, perseguisse un sottile legame identitario col paesaggio tradizionale.

La scommessa è un ipotesi di intervento idonea ad affrontare le future esigenze cittadine e sfruttare un´area strategica attribuendole elevate qualità abitative secondo procedure ed obiettivi ecologici; in più, utilizzare la prevista cubatura di piano per interferire con la percezione del costruito che dovrà sottendere ad una configurazione armonica e leggibile. Per cui il compito progettuale consiste nel ricucire, nel mettere insieme, nel ricomporre perseguendo quella necessaria unità spaziale non ancora leggibile nell’area di intervento. 

La proposta evita le eleganti tecnologie che l’attuale cultura del progetto mette a disposizione per definire e rappresentare i singoli elementi, le supera senza cedere alle tentazioni riconoscendo i segni del contesto e le relazioni rispetto alla trama del paesaggio e della geografia; il progetto si struttura attorno alla stanza, all’interno di una rete di connessioni che garantiscono continuità con altre stanze simili a cellule interrelate di un organo; più organi generano un organismo, più organismi definiscono una comunità, più comunità, messe in relazione, ci restituiscono la rete della Società. 
Le architetture dell’impianto allontanano l’aggettivazione formale a favore della semplicità che tutela la comunicazione tra le parti, rifiuta il precostituito e difende l’equilibrio, la trasparenza. La semplicità da l’impressione che tutto ciò che è rappresentato nel materiale di progetto risulti inevitabile, sicuro e coerente ma che tuttavia qualche cosa di essenziale è sempre al di là di ciò che è stato organizzato e previsto. Il costruito rispetta i limiti di inviluppo imposti e le distanze dai confini, e si pone come un edificio orizzontale compatto che al tempo stesso scandisce le unità abitative accentuandone le verticalità variando l’andamento della copertura, la tipologia delle aggettivazioni compositive, quali le terrazze, i bow-window, gli aggetti e i pieni/vuoti dei volumi.

Il complesso è composto da tre piani fuori terra, per un’ altezza, misurata all’intradosso dell’ultimo solaio, di m 8,50; le diciassette unità abitative previste si dispongono rispettivamente in numero due al piano terra, sette al primo piano e otto al secondo, definendo quindici alloggi a sviluppo orizzontale e due duplex (sviluppo verticale).Le varie unità abitative presentano tutte una superficie abitabile maggiore di 55,00 mq: di queste diciassette unità, sei hanno una superficie abitabile compresa tra i 55,00 e d i 75,00 mq, undici superiore ai 75,00 mq, e di queste ultime, sette hanno una superficie abitabile maggiore di 85,00 mq. Ciascuna residenza prevede un ingresso/soggiorno, una cucina, un bagno, due (o tre) camere da letto e il terrazzo a nord-est; alcune abitazioni contemplano anche un terrazzo con affaccio a sud-ovest opportunamente schermato; ogni unità, al piano terra, è dotata di proprio garage/cantina, posto auto scoperto e giardino privato. 
L’edificio rientra nelle categorie “a ballatoio” recuperando il significativo valore di “vicinato” e di comunità tipico della tradizione residenziale lombardo/veneta, nel contempo però, rispetta la proprietà privata tanto cara alle nostre origini rurali, ponendo particolare cura al rapporto tra accoglienza e sicurezza. Il principio aggregativo delle tipologie abitative si basa su un preciso rapporto tra il sistema distributivo, la maglia strutturale, l’impianto tecnologico e le relazioni visive con l’esterno generando una flessibile organizzazione volumetrica che arricchisce e caratterizza la composizione dei volumi. 

Richiesta informazioni Tel. 049/8933256.

bottom of page